La lettura degli otto volumi “Il Mostro “a” Firenze”, scritto da
Gabriella Pasquali Carlizzi, aiuta a capire i lati oscuri di questa
emblematica e complessa pagina di storia italiana.
La professionalità di Gabriella Pasquali Carlizzi pone in evidenza, nel
corso delle analisi su azioni efferate imputabili al Mostro di Firenze, e
conseguenti indagini condotte dalla Magistratura, una struttura
organizzativa criminale disposta su vari livelli gerarchici; a nostro
avviso il “quadro clinico” emerso da indagini e osservazioni-deduzioni
svolte da Gabriella, non lascia spazio a equivoci o malintesi.
Complessivamente abbiamo un quadro patologico nitido, limpido, a cui si
contrappongono aspetti inquietanti non privi di risposte; il quadro
patologico è questo: esiste una struttura criminale organizzata
gerarchicamente, disposta su vari livelli operativi-funzionali.
Questa organizzazione assolve un programma esteso nel tempo, finalizzato
al dominio economico-politico-militare del pianeta ed il programma
prevede, tra le numerose finalità, il controllo mentale-emotivo della
popolazione in quanto le emozioni, in particolare le forti emozioni
sincronizzate create da milioni di individui, assolvono un compito di
carattere energetico: le emozioni umane sono fonte di energia!
Rivolgendo la nostra attenzione ai numerosi crimini commessi da questa organizzazione possiamo dedurre:
la struttura organizzativa criminale, composta da diversi livelli
gerarchici, presenta una caratteristica “sintomatica” che unisce tutti i
soggetti che la compongono.
In sintesi esprimiamo questa “sintomatologia” con parole semplici ed efficaci: Controllo Mentale Radicato.
Questa organizzazione criminale manifesta, ad un osservatore esterno,
procedure organizzative e operative tipiche di complessi apparati
militari-burocratizzati e settorializzati.
Ad una prima analisi approfondita abbiamo identificato 12 macrocategorie
di livelli gerarchici-occulti di cui 5 identificabili a livello umano
(in dettaglio l’organizzazione, nel suo complesso, è composta da 99
livelli gerarchici), e ad ogni macrocategoria è riservato un “pacchetto”
di attività consone alla personalità di ogni individuo, umano o non
umano, appartenente all’organizzazione.
I personaggi componenti questa organizzazione, estesa e ramificata in
quasi tutti gli ambiti sociali e istituzionali umani, presentano quindi
una caratteristica comune che, nei soggetti umani collocati al vertice
gerarchico, assume livelli drammatici: strutture mentali condizionate
da stress emotivo esteso (conscio e subconscio), personalità
frammentate, fortemente egocentriche e marcatamente segnate da
ossessioni dirette al “comando” e alla “sottomissione” dei propri simili
(proiezione esterna di una situazione psicologica estremamente
critica), assimilazione di architetture funzionali-cerebrali estranee
alla natura umana, assogettamento a politiche superiori di manipolazione
mentale e conseguente offensiva (presunto riscatto psichico) diretta
verso livelli gerarchici inferiori al proprio status.
Complessivamente un aggregato sociale composto da soggetti estremamente
manipolati e, nella quasi totalità degli stessi, inconsapevole di questa
condizione esistenziale malata, spesso spinta a livelli estremi.
Tutto questo, sembra ovvio, esula da scelte improprie o oscure volontà dominatrici “forgiate” da losche figure umane, e allora?
Le domande vengono spontanee: perchè la società umana appare “vittima” in questa drammatica situazione?
E’ possibile che questa situazione patologica sia frutto
semplicemente di errori dovuti al “non saper leggere la storia che
puntualmente si ripete?”
Verificato che esiste una struttura sociale umana ristretta ed
“elitaria” a cui è delegato il compito di condurre l’umanità, tramite il
ricatto economico perdurante, ossessivo e paranoico, verso una
condizione globale di assoluto controllo del pensiero, è lecito
domandare: se una congregazione di soggetti manipolati mentali detiene
il presunto potere di dominio allora possiamo dedurre che esiste una
ulteriore struttura gerarchica composta da soggetti morfologicamente
umani (terrestri, sia ben chiaro!) definibili “manipolatori?
La risposta è si, questa struttura gerarchica esiste; questa
importantissima società è attualmente sconosciuta alla quasi totalità
degli esseri umani, inoltre è praticamente impossibile ottenere un
contatto diretto con essa … eppure qualcosa si sta muovendo.
Indagini inconsuete
E’ nostra intenzione capire “cosa” o “chi” muove un apparato organizzativo criminale globale.
Definiamo pertanto una traccia, o struttura di ricerca, da seguire per
giungere alla comprensione della natura e delle azioni di questa oscura
organizzazione criminale:
Struttura gerarchica complessiva
Metodi operativi
Programma politico-militare
Le nostre ricerche (attive da oltre 30 anni) muovono i primi passi in
un ambito inconsueto ma estremamente illuminante per capire
l’esistenza, la natura, la storia, di una società parallela alla nostra,
a noi invisibile ma, in alcuni casi, fisicamente molto “vicina” a noi.
Le ricerche partirono con indagini storiche interdisciplinari contestualizzate in epoca medievale.
In sintesi la nostra Ricerca storica ha preso le mosse da elementi storici quali:
studio vicende storiche antichi Ospedali e Confraternite Religiose
studio / analisi applicata fondamenti di ingegneria e architettura medievale
analisi comparative tra opere artistiche pittoriche-scultoree-letterarie
collocabili in epoche e luoghi geografici inspiegabilmente
incompatibili (si veda, ad esempio, l’opera analitica di Jurgis
Baltrusaitis)
Ricerche storiche e analisi urbanistiche-territoriali di tre città Italiane: Venezia, Ferrara, Bologna
Ricerche interdisciplinari richiedono impegno costante e metodo di indagine inarrestabile!
Per questo motivo ad ogni Ricercatore interdisciplinare è imposto un
regime esistenziale estremamente impegnativo, spesso accompagnato da
notevoli difficoltà di dialogo con studiosi settorializzati o
ultraspecializzati in nicchie accademiche.
La visione del Tutto esclude la specializzazione esasperata e,
inversamente, la visione del Tutto impone la capacità di analizzare nel
dettaglio ogni ambito di studio intrapreso.
La mente di un Ricercatore interdisciplinare, nel contesto sociale
attuale, assume una connotazione anomala e, paradossalmente, deleteria
per la struttura funzionale del Velo illusorio in cui siamo
costantemente immersi; questo si traduce, per il Ricercatore, in una
sgradevole condizione di vita imposta da chi detiene la presunta
conoscenza occulta, quest’ultima costituente supporto fondamentale per
il corretto funzionamento del Velo illusorio.
In sintesi, la vita di un vero Ricercatore interdisciplinare, attivo in
ambiti di ricerca “pericolosi” per il sostentamento del Velo illusorio,
si muove in condizioni costantemente critiche e non prive di
situazioni vissute che impongono la presa di consapevolezza di più
realtà parallele a quella ordinaria.
Nel corso degli anni la Ricerca interdisciplinare incontra ostacoli
via via più complessi (questo spiega il motivo per cui molte persone
abbandonano questo stile di vita e di pensiero) che sottopongono a dura
prova la stabilità mentale del Ricercatore; in parole semplici il
percorso di studi e di ricerche impone l’incontro con le realtà
parallele, quindi realtà diverse da questa (Velo illusorio).
La qualità delle realtà con cui si deve misurare la mente del
Ricercatore è conseguenza del percorso intrapreso dal pensiero stesso,
ovvero se il pensiero del Ricercatore è privo di zavorre inutili e
pericolose quali, ad esempio, condizionamenti precostituiti, miraggi
economici, volontà egoica, morbosità a sfondo religioso o politico …
allora prende corpo un complesso di elementi che si traduce
semplicemente in una duplice realtà da affrontare: una positiva e una
negativa, mentre la natura umana si colloca (“deve” collocarsi) in una
posizione di neutralità, o equilibrio animico.
Questo è uno dei “segreti alchemici” la cui conoscenza consente al
Ricercatore di non bloccarsi nelle paludi del dubbio e dei miraggi e
divenire, di conseguenza, facile preda degli agenti occulti.
Il percorso iniziatico naturale Animico (Ricerca) impone il confronto
strategico con Entità esistenti in realtà parallele, comprese le Entità
inferiche o demoniache.
Inutile spaventarsi o fingere di non vedere!
I Demoni esistono e sono Governati nel pieno rispetto delle regole
gerarchiche militari, quindi la loro società è strutturata secondo
precise regole gerarchiche; la conoscenza di alcune regole di
interazione e di controllo riguardanti le azioni di Demoni collocati
nelle basse gerarchie, trasmesse dal popolo dei Manipolatori ad alcune
etnie umane durante la seconda metà del terzo millennio a.C., consentì,
nel corso dei secoli, ad una ristretta cerchia di esseri umani, di
acquisire una specie di potere virtuale indotto dal Velo illusorio; in
sintesi, nel corso della storia, nel “piano” umano si innescarono
catene di eventi collocabili (o identificabili) ciclicamente secondo una
logica progettuale attuata da una regìa abile e disinvolta nell’uso
delle arti magiche, e, in particolare, nella visione strategica estesa
nel tempo.
E’ appunto quest’ultima prerogativa che evidenzia la natura (e la
storia) di questi invisibili registi occulti: loro vivono a lungo … o
il nostro tempo è eccezionalmente breve?
Struttura gerarchica complessiva
Abbiamo un dato inequivocabile: la struttura operativa del Crimine
Mondiale Organizzato è fondata su principi funzionali gerarchici. In
essa coesistono strutture parallele che possono apparire, ad una
indagine sommaria e superficiale, in reciproco conflitto, ma la realtà è
ben diversa.
Il motivo per cui sosteniamo la tesi di una organizzazione dominata da
Manipolatori Occulti è, riteniamo, relativamente intuibile in quanto il
principio di funzionamento di questa organizzazione è fondato su
reazioni psichiche indotte da processi di pensiero-azione riscontrabili
in esseri umani fortemente condizionati, portatori di personalità
frammentata, soggetta ad essere controllata da strumenti operativi con
forti radici nel mondo della simbologia corrotta.
Quindi, in sintesi, abbiamo:
Manipolatori occulti della mente umana
Strumenti e politiche in uso presso i Manipolatori
Categorie di Esseri (anticamente chiamati Deva e Asura) privi di forma
fisica materiale (nel nostro piano fisico), identificabili quali
strumenti operativi diretti al controllo del subconscio e del livello
onirico umano
Subconscio umano e frammentazione della personalità; sovrapposizione di software multipli alla funzionalità naturale umana
Corruzione della struttura energetica umana; corruzione del subconscio umano e blocco dei canali di accesso al superconscio
In breve riscontriamo un travaso (a senso unico) di metodi operativi
tra strutture gerarchiche demoniache e soggetti umani inquadrati
all’interno dell’organizzazione criminale.
Nel corso degli ultimi decenni i Manipolatori hanno fortemente
modificato le politiche dirette al controllo dell’umanità in quanto, a
partire dall’anno 1955 d.C. , si sono susseguiti molteplici disastrosi
fallimenti nella strategia di controllo dell’umanità.
La situazione attuale è la seguente:
i Manipolatori hanno, in massima parte, gettato la spugna di fronte ai
ripetuti fallimenti politici e militari; conseguentemente il controllo
delle azioni dell’organizzazione criminale umana ora è gestita dai
medesimi vertici umani e dai vertici della struttura gerarchica
demoniaca.
Le conseguenze di questo cambio di guardia “al ribasso” sono evidenti e
la società umana manifesta segni evidenti di estremizzazione delle
correnti di pensiero coinvolte, manifestando una netta ed evidente
riduzione qualitativa marziale e strategica.
Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un notevole incremento di
teorie e cospirazioni Aliene, diffuse capillarmente, inquadrabili nel
contesto dei Segreti di Stato.
Ufologia, fenomenologia delle abduction, apparizioni mariane, cerchi nel
grano … sono manifestazioni che presentano, quasi sempre, una duplice
velata valenza, mentre, al contrario, la criminologia presenta
caratteristiche dai contorni netti ed evidenti, anche a chi non è
esperto in materia; la reazione della mente umana, posta di fronte a
crimini violenti, evidenzia caratteristiche fondamentali della natura
umana, quasi a sottolineare l’esistenza di apparati di allarme presenti
in essa.
Esiste un “parallelismo” tra fenomenologia Ufologica e azioni attribuibili a Entità Demoniache.
Esistono stretti legami tra Demonologia e antichi culti provenienti da Civiltà Sumera e Egizia.
Esistono legami strettissimi tra Organizzazione Criminale e Entità Demoniache.
La natura dell’Organizzazione Criminale è fondamentalmente umana
subterrestre (in essa sono coinvolte alcune razze morfologicamente
umane) mentre la razza umana di superficie esterna, nell’ambito
dell’Organizzazione Criminale, costituisce elemento passivo o dotato di
elementari facoltà coercitive.
Lo studio e l’analisi delle operazioni criminali attuate in Italia
durante la seconda metà del XX° secolo fornisce conferme e dimostrazioni
dell’esistenza di stretti legami tra razze subterrestri, esperte in
Arti Magiche-Alchemiche, e organizzazioni occulte criminali umane.
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