lunedì 7 maggio 2012

Occultismo,crimini e gerarchie

La lettura degli otto volumi “Il Mostro “a” Firenze”, scritto da Gabriella Pasquali Carlizzi, aiuta a capire i lati oscuri di questa emblematica e complessa pagina di storia italiana.
La professionalità di Gabriella Pasquali Carlizzi pone in evidenza, nel corso delle analisi su azioni efferate imputabili al Mostro di Firenze, e conseguenti indagini condotte dalla Magistratura, una struttura organizzativa criminale disposta su vari livelli gerarchici; a nostro avviso il “quadro clinico” emerso da indagini e osservazioni-deduzioni svolte da Gabriella, non lascia spazio a equivoci o malintesi.
Complessivamente abbiamo un quadro patologico nitido, limpido, a cui si contrappongono aspetti inquietanti non privi di risposte; il quadro patologico è questo: esiste una struttura criminale organizzata gerarchicamente, disposta su vari livelli operativi-funzionali.

Questa organizzazione assolve un programma esteso nel tempo, finalizzato al dominio economico-politico-militare del pianeta ed il programma prevede, tra le numerose finalità, il controllo mentale-emotivo della popolazione in quanto le emozioni, in particolare le forti emozioni sincronizzate create da milioni di individui, assolvono un compito di carattere energetico: le emozioni umane sono fonte di energia!

Rivolgendo la nostra attenzione ai numerosi crimini commessi da questa organizzazione possiamo dedurre:
la struttura organizzativa criminale, composta da diversi livelli gerarchici, presenta una caratteristica “sintomatica” che unisce tutti i soggetti che la compongono.
In sintesi esprimiamo questa “sintomatologia” con parole semplici ed efficaci: Controllo Mentale Radicato.
Questa organizzazione criminale manifesta, ad un osservatore esterno, procedure organizzative e operative tipiche di complessi apparati militari-burocratizzati e settorializzati.
Ad una prima analisi approfondita abbiamo identificato 12 macrocategorie di livelli gerarchici-occulti di cui 5 identificabili a livello umano (in dettaglio l’organizzazione, nel suo complesso, è composta da 99 livelli gerarchici), e ad ogni macrocategoria è riservato un “pacchetto” di attività consone alla personalità di ogni individuo, umano o non umano, appartenente all’organizzazione.
I personaggi componenti questa organizzazione, estesa e ramificata in quasi tutti gli ambiti sociali e istituzionali umani, presentano quindi una caratteristica comune che, nei soggetti umani collocati al vertice gerarchico, assume livelli drammatici: strutture mentali condizionate da stress emotivo esteso (conscio e subconscio), personalità frammentate, fortemente egocentriche e marcatamente segnate da ossessioni dirette al “comando” e alla “sottomissione” dei propri simili (proiezione esterna di una situazione psicologica estremamente critica), assimilazione di architetture funzionali-cerebrali estranee alla natura umana, assogettamento a politiche superiori di manipolazione mentale e conseguente offensiva (presunto riscatto psichico) diretta verso livelli gerarchici inferiori al proprio status.
Complessivamente un aggregato sociale composto da soggetti estremamente manipolati e, nella quasi totalità degli stessi, inconsapevole di questa condizione esistenziale malata, spesso spinta a livelli estremi.
Tutto questo, sembra ovvio, esula da scelte improprie o oscure volontà dominatrici “forgiate” da losche figure umane, e allora?
Le domande vengono spontanee: perchè la società umana appare “vittima” in questa drammatica situazione?

E’ possibile che questa situazione patologica sia frutto semplicemente di errori dovuti al “non saper leggere la storia che puntualmente si ripete?”
Verificato che esiste una struttura sociale umana ristretta ed “elitaria” a cui è delegato il compito di condurre l’umanità, tramite il ricatto economico perdurante, ossessivo e paranoico, verso una condizione globale di assoluto controllo del pensiero, è lecito domandare: se una congregazione di soggetti manipolati mentali detiene il presunto potere di dominio allora possiamo dedurre che esiste una ulteriore struttura gerarchica composta da soggetti morfologicamente umani (terrestri, sia ben chiaro!) definibili “manipolatori?
La risposta è si, questa struttura gerarchica esiste; questa importantissima società è attualmente sconosciuta alla quasi totalità degli esseri umani, inoltre è praticamente impossibile ottenere un contatto diretto con essa … eppure qualcosa si sta muovendo.

Indagini inconsuete
E’ nostra intenzione capire “cosa” o “chi” muove un apparato organizzativo criminale globale.

Definiamo pertanto una traccia, o struttura di ricerca, da seguire per giungere alla comprensione della natura e delle azioni di questa oscura organizzazione criminale:

Struttura gerarchica complessiva
Metodi operativi
Programma politico-militare

Le nostre ricerche (attive da oltre 30 anni) muovono i primi passi in un ambito inconsueto ma estremamente illuminante per capire l’esistenza, la natura, la storia, di una società parallela alla nostra, a noi invisibile ma, in alcuni casi, fisicamente molto “vicina” a noi.
Le ricerche partirono con indagini storiche interdisciplinari contestualizzate in epoca medievale.
In sintesi la nostra Ricerca storica ha preso le mosse da elementi storici quali:
studio vicende storiche antichi Ospedali e Confraternite Religiose
studio / analisi applicata fondamenti di ingegneria e architettura medievale
analisi comparative tra opere artistiche pittoriche-scultoree-letterarie collocabili in epoche e luoghi geografici inspiegabilmente incompatibili (si veda, ad esempio, l’opera analitica di Jurgis Baltrusaitis)
Ricerche storiche e analisi urbanistiche-territoriali di tre città Italiane: Venezia, Ferrara, Bologna
Ricerche interdisciplinari richiedono impegno costante e metodo di indagine inarrestabile!
Per questo motivo ad ogni Ricercatore interdisciplinare è imposto un regime esistenziale estremamente impegnativo, spesso accompagnato da notevoli difficoltà di dialogo con studiosi settorializzati o ultraspecializzati in nicchie accademiche.
La visione del Tutto esclude la specializzazione esasperata e, inversamente, la visione del Tutto impone la capacità di analizzare nel dettaglio ogni ambito di studio intrapreso.
La mente di un Ricercatore interdisciplinare, nel contesto sociale attuale, assume una connotazione anomala e, paradossalmente, deleteria per la struttura funzionale del Velo illusorio in cui siamo costantemente immersi; questo si traduce, per il Ricercatore, in una sgradevole condizione di vita imposta da chi detiene la presunta conoscenza occulta, quest’ultima costituente supporto fondamentale per il corretto funzionamento del Velo illusorio.
In sintesi, la vita di un vero Ricercatore interdisciplinare, attivo in ambiti di ricerca “pericolosi” per il sostentamento del Velo illusorio, si muove in condizioni costantemente critiche e non prive di situazioni vissute che impongono la presa di consapevolezza di più realtà parallele a quella ordinaria.

Nel corso degli anni la Ricerca interdisciplinare incontra ostacoli via via più complessi (questo spiega il motivo per cui molte persone abbandonano questo stile di vita e di pensiero) che sottopongono a dura prova la stabilità mentale del Ricercatore; in parole semplici il percorso di studi e di ricerche impone l’incontro con le realtà parallele, quindi realtà diverse da questa (Velo illusorio).
La qualità delle realtà con cui si deve misurare la mente del Ricercatore è conseguenza del percorso intrapreso dal pensiero stesso, ovvero se il pensiero del Ricercatore è privo di zavorre inutili e pericolose quali, ad esempio, condizionamenti precostituiti, miraggi economici, volontà egoica, morbosità a sfondo religioso o politico … allora prende corpo un complesso di elementi che si traduce semplicemente in una duplice realtà da affrontare: una positiva e una negativa, mentre la natura umana si colloca (“deve” collocarsi) in una posizione di neutralità, o equilibrio animico.
Questo è uno dei “segreti alchemici” la cui conoscenza consente al Ricercatore di non bloccarsi nelle paludi del dubbio e dei miraggi e divenire, di conseguenza, facile preda degli agenti occulti.

Il percorso iniziatico naturale Animico (Ricerca) impone il confronto strategico con Entità esistenti in realtà parallele, comprese le Entità inferiche o demoniache.
Inutile spaventarsi o fingere di non vedere!
I Demoni esistono e sono Governati nel pieno rispetto delle regole gerarchiche militari, quindi la loro società è strutturata secondo precise regole gerarchiche; la conoscenza di alcune regole di interazione e di controllo riguardanti le azioni di Demoni collocati nelle basse gerarchie, trasmesse dal popolo dei Manipolatori ad alcune etnie umane durante la seconda metà del terzo millennio a.C., consentì, nel corso dei secoli, ad una ristretta cerchia di esseri umani, di acquisire una specie di potere virtuale indotto dal Velo illusorio; in sintesi, nel corso della storia, nel “piano” umano si innescarono catene di eventi collocabili (o identificabili) ciclicamente secondo una logica progettuale attuata da una regìa abile e disinvolta nell’uso delle arti magiche, e, in particolare, nella visione strategica estesa nel tempo.
E’ appunto quest’ultima prerogativa che evidenzia la natura (e la storia) di questi invisibili registi occulti: loro vivono a lungo … o il nostro tempo è eccezionalmente breve?

Struttura gerarchica complessiva
Abbiamo un dato inequivocabile: la struttura operativa del Crimine Mondiale Organizzato è fondata su principi funzionali gerarchici. In essa coesistono strutture parallele che possono apparire, ad una indagine sommaria e superficiale, in reciproco conflitto, ma la realtà è ben diversa.
Il motivo per cui sosteniamo la tesi di una organizzazione dominata da Manipolatori Occulti è, riteniamo, relativamente intuibile in quanto il principio di funzionamento di questa organizzazione è fondato su reazioni psichiche indotte da processi di pensiero-azione riscontrabili in esseri umani fortemente condizionati, portatori di personalità frammentata, soggetta ad essere controllata da strumenti operativi con forti radici nel mondo della simbologia corrotta.

Quindi, in sintesi, abbiamo:

Manipolatori occulti della mente umana
Strumenti e politiche in uso presso i Manipolatori
Categorie di Esseri (anticamente chiamati Deva e Asura) privi di forma fisica materiale (nel nostro piano fisico), identificabili quali strumenti operativi diretti al controllo del subconscio e del livello onirico umano
Subconscio umano e frammentazione della personalità; sovrapposizione di software multipli alla funzionalità naturale umana
Corruzione della struttura energetica umana; corruzione del subconscio umano e blocco dei canali di accesso al superconscio

In breve riscontriamo un travaso (a senso unico) di metodi operativi tra strutture gerarchiche demoniache e soggetti umani inquadrati all’interno dell’organizzazione criminale.
Nel corso degli ultimi decenni i Manipolatori hanno fortemente modificato le politiche dirette al controllo dell’umanità in quanto, a partire dall’anno 1955 d.C. , si sono susseguiti molteplici disastrosi fallimenti nella strategia di controllo dell’umanità.
La situazione attuale è la seguente:
i Manipolatori hanno, in massima parte, gettato la spugna di fronte ai ripetuti fallimenti politici e militari; conseguentemente il controllo delle azioni dell’organizzazione criminale umana ora è gestita dai medesimi vertici umani e dai vertici della struttura gerarchica demoniaca.
Le conseguenze di questo cambio di guardia “al ribasso” sono evidenti e la società umana manifesta segni evidenti di estremizzazione delle correnti di pensiero coinvolte, manifestando una netta ed evidente riduzione qualitativa marziale e strategica.

Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un notevole incremento di teorie e cospirazioni Aliene, diffuse capillarmente, inquadrabili nel contesto dei Segreti di Stato.
Ufologia, fenomenologia delle abduction, apparizioni mariane, cerchi nel grano … sono manifestazioni che presentano, quasi sempre, una duplice velata valenza, mentre, al contrario, la criminologia presenta caratteristiche dai contorni netti ed evidenti, anche a chi non è esperto in materia; la reazione della mente umana, posta di fronte a crimini violenti, evidenzia caratteristiche fondamentali della natura umana, quasi a sottolineare l’esistenza di apparati di allarme presenti in essa.
Esiste un “parallelismo” tra fenomenologia Ufologica e azioni attribuibili a Entità Demoniache.
Esistono stretti legami tra Demonologia e antichi culti provenienti da Civiltà Sumera e Egizia.
Esistono legami strettissimi tra Organizzazione Criminale e Entità Demoniache.

La natura dell’Organizzazione Criminale è fondamentalmente umana subterrestre (in essa sono coinvolte alcune razze morfologicamente umane) mentre la razza umana di superficie esterna, nell’ambito dell’Organizzazione Criminale, costituisce elemento passivo o dotato di elementari facoltà coercitive.
Lo studio e l’analisi delle operazioni criminali attuate in Italia durante la seconda metà del XX° secolo fornisce conferme e dimostrazioni dell’esistenza di stretti legami tra razze subterrestri, esperte in Arti Magiche-Alchemiche, e organizzazioni occulte criminali umane.

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