lunedì 7 maggio 2012

LE ORIGINI DELLE SS AHNENERBE

di Marco Dolcetta

Alla fine del giugno 1935, quando il cancelliere Adolf Hitler invito a Berlino il movimento nazionalsocialista di Monaco per festeggiare la copertura del tetto del Haus der deutschen Kunst (Casa dell’arte tedesca), accadde un evento molto significativo per la politica culturale del Terzo Reich. La prima mostra, fortemente voluta dal Fuhrer, si doveva svolgere sotto il motto “Mille anni di arte tedesca”. Tra i numerosi ospiti d’onore mancava il capo delle SS del Reich, Heinrich Himmler, e questa clamorosa assenza era pienamente giustificata non tanto perchè l’indomani egli avrebbe dovuto inaugurare la Grande Scuola per i capi delle SS a Brunswick, quanto perchè l’1 luglio, negli uffici delle SS, avrebbe dovuto fondare, con sei persone d’idee affini, 1′Associazione di Studi per Preistoria Spirituale “Deutsches Ahnenerbe”. La Society Ahnenerbe precede di molti anni la fondazione Belle SS Ahnenerbe.

Era un gruppo di studio legato al conservatorismo tedesco nell’ambito dell’archeologia, della poesia, della filologia e delle scienze linguistiche e delle tradizioni germaniche, nel tentativo di identificare e riesumare una linea di Germanesimo puro e ancestrale. Himmler se ne interessò moltissimo, ma all’inizio fu per così dire, snobbato da questi studiosi. In seguito, con la presa del potere da parte dei nazionalsocialisti, fu pero in grado di cooptare la Società facendola divenire una delle sezioni delle neonate SS, divenendone il tutore politico, e reindirizzandone gli sforzi scientifici in maniera più funzionale all’espansionismo aggressivo del nuovo regime. Cosi Himmler, che nella struttura di potere del Nazionalsocialismo era uomo d’ordine e di polizia, introdusse nel neonato Ordine le componenti spiritualistiche e superomistiche sconosciute, perlomeno in forma consapevole, ai nazionalsocialisti della prima ora. Le Ahnenerbe mantennero indubbiamente un primato, per ampiezza di ricerche e sforzi profusi nel sostenerle, rispetto alle altre due componenti culturali del Nazionalsocialismo: quella di Alfred Rosenberg, cioè la Sezione culturale del Partito Nazionalsocialista, e quella di Joseph Goebbels e del suo apparato di propaganda. Queste due associazioni ebbero indubbiamente grandissimo impatto e visibilità all’interno dell’intero sistema, ma non di certo la profondità di campo e la visione storica degli studiosi assoldati dalle Ahnenerbe. Le Ahnenerbe funzionarono dunque e sempre come un vero e proprio Ordine esoterico, Ordine the non aveva alcun interesse ad apparire a livello di comunicazione di massa. Se ne guardarono bene, sia durante gli anni del regime, sia durante i lunghi decenni del dopoguerra in cui continuarono ad operare di nascosto. L’incarico di coordinare le ricerche alla fondazione delle Ahnenerbe venne conferito da Himmler direttamente a Herman Wirth (1885-1981), poeta e letterato amburghese che, appassionato della cultura nordica riprese la tradizione dell’Edda, reinterpretandola in chiave nazionalsocialista, e si interessò allo studio e all’interpretazione delle rune. Wirth, sotto indicazione di Himmler, the voleva aprire le Ahnenerbe alla magia operativa accentuandone il carattere di vera e propria setta iniziatica, fu affiancato dall’austriaco mago e astrologo Karl Maria Wiligut, in arte Weisthor, che si dedicava principalmente alla pura divinazione e alla magia nera. Egli era in contatto con la Loggia del Vril a Berlino e con Aleister Crowley a Londra, e millantava addirittura una discendenza eroica e semidivina. Wiligut creò una serie di nuovi simboli nazisti che avrebbero dovuto sostanziare esotericamente la potenza degli eletti: a lui si attribuisce la creazione dell’anello delle SS e di una serie di altre suppellettili e fregi iniziatici. Ma 1′astro di Weisthor era destinato a tramontare in un clima di congiura cui non fu estranea 1′influenza del filosofo italiano Julius Evola. Quest’ultimo odiava a morte Weisthor, perchè costui gli aveva precluso l’ammissione nelle Ahnenerbe tra il 1939 e il 1940, criticandolo, sia nelle sue pubblicazioni sia nelle conferenze che aveva tenuto a Berlino, in quanto troppo filo-romano, quindi latino e potenzialmente antigermanico. Evola lo ripagò facendo giungere a Himmler la notizia the Weisthor aveva fornito dati falsi nel suo giuramento di ammissione alle SS (in realtà la sua città natale sarebbe stata Bolzano e non Vienna), e Himmler se ne ebbe talmente a male da espellerlo dalle SS, condannandolo all’oblio (e alla follia, che presto lo assalì). Da quel momento fino alla fine della guerra, data dello scioglimento ufficiale dell’Ordine, capo delle SS Ahnenerbe fu Himmler stesso. Altro personaggio di grandissima influenza nelle Ahnenerbe, e destinato a salvarsi al Processo di Norimberga (al quale fu solo convocato come testimone), è Friederich Hielscher, che in molte foto ufficiali di manifestazioni dell’Ordine Nero vediamo, unico tra i membri, non in divisa. E a Hielscher the si deve, come testimoniato da Ernst Ringer nei suoi diari di guerra, la codificazione di una vera e propria ritualità religiosa e iniziatica delle Ahnenerbe. E lui, secondo molte fonti dirette, il vero “Grande Falconiere”, il vero ispiratore della politica culturale di Himmler e delle Ahnenerbe.

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