DI SHERRI KANE E LEONARD G. HOROWITZ
rense.com
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Aumenta l’evidenza di un gioco sleale.
Le notizie che si diffondono dal disastro petrolifero nel Golfo del
Messico hanno messo in relazione la censura dei media con le banche
d’investimento della Goldman Sachs che si occupano dei capitali del
Vaticano, rendendo maggiormente evidente che l’esplosione era voluta.
Il quasi totale blackout dell’informazione indipendente, e l’arresto
di chiunque venisse sorpreso a fotografare o filmare la devastazione,
mostra come la crisi petrolifera della Halliburton- British Petroleum
(BP) sia criminalmente controllata, implicando alcuni tra i nomi più
importanti di Wall Street.
Secondo un resoconto ad opera del titubante ma comunque affidabile
regista di documentari James Fox, intervistato a Grand Isle, nel Golfo
del Messico, da Mel Fabregas per il Veritas Radio Show, che viene
trasmesso in internet, nella trasmissione di notizie dalla regione “C’è
un completo blackout mediatico”.
“Stanno arrestando tutti quelli con una telecamera, o quelli che lontano dalle telecamere sono sorpresi a parlare con un reporter”, ha detto Fox.
“Stanno arrestando tutti quelli con una telecamera, o quelli che lontano dalle telecamere sono sorpresi a parlare con un reporter”, ha detto Fox.
Un altro reporter ha detto a Fox “E tu chiami questo un paese libero?
Proprio qui, negli Stati Uniti d’America, non c’è libertà di stampa.
Non c’è libertà di parola. Stanno chiudendo lo spazio aereo sopra la
fuoriuscita di petrolio, in modo che i reporter non possano sorvolarlo
per constatare quanto siano effettivamente gravi le perdite di petrolio”
Pezzi sospetti di questo puzzle mortale vedono la partecipazione
della Halliburton, la seconda compagnia di servizi mondiale nel campo
del petrolio, con sedi principali a Houston e Dubai, alla cui negligenza
è stata attribuita la tempestiva e vantaggiosa esplosione.
Tre settimane prima della “fuoriuscita di gas naturale”, la compagnia
Halliburton, legata a George Bush e Dick Cheney e che aveva fatto
parlare di sé in relazione ai fatti dell’11 settembre, aveva negoziato
l’acquisto della più grande azienda mondiale per la ripulitura delle
fuoriuscite di petrolio (Boots & Coots) nello stesso momento in cui
attenti osservatori a Wall Street (agenti dell’intelligence finanziaria
per la Goldman Sachs; GS, spesso chiamata “Government Sachs”) si
liberavano del 44% dei loro titoli BP.
Questi fatti si affiancano alla scarsità di azioni di compagnie aeree
di coloro che prima degli attacchi dell’11-9 al World Trade Center
erano a conoscenza di nuove prove scientifiche a cui era seguito
l’abbattimento degli edifici, a giudicare dalla polvere incendiaria di
termite rossa trovata un po’ ovunque attorno a ground zero.
Il locatore del WTC, Larry Silverstein, socio di Llyoyd Blankfein
della GS nella poco conosciuta Partnership per New York City (PFNYC),
aveva sottoscritto una polizza assicurativa con la General Electric
proprio sei settimane prima degli attacchi. I “partner” PFNYC,
incaricati di sistemare i danni finanziari alla città di NY, e dei piani
di ricostruzione del WTC, hanno deviato in modo evidente i soldi delle
assicurazioni e degli investimenti addizionali di private equity verso
Las Vegas per la costruzione del memoriale dell’11 settembre,
soprannominato in modo sospetto “Veer Towers” [“veer” significa
“deviare”, n.d.t.] nel “New World Center”. (vedi PHARMAWHORES, the
movie; 1-888-508-4787).
Blankfein, il vicepresidente della PFNYC e amministratore delegato
della GS, è stato attaccato con imputazioni e infamazioni mediatiche a
proposito del conflitto di interessi del Government Sachs,
effettivamente responsabile dello sfaldamento dell’economia statunitense
per via delle “insufficienze” dell’industria immobiliare; tale esame è
stato sospeso grazie alla provvidenziale esplosione della piattaforma
Halliburton, che ha favorito la GS e il suo amministratore delegato.
La GS è segretamente coinvolta con la Compagnia Halliburton,
collegata a Bush e Cheney, secondo quanto affermato da osservatori
veterani. La GS e la Halliburton hanno avuto massicci incentivi
finanziari per causare le esplosioni (l’abbattimento dei tre edifici
dell’ 11 settembre al WTC, e il più recente “incidente” nel Golfo).
Il fatto che i media trascurino grossolanamente la piena entità della
crisi supporta con evidenza la tesi di un controllo sul danno della GS e
di sue connessioni incriminanti. Queste ultime includono il
vicepresidente della PFNYC di Blankfein, Rupert Murdoch, e la loro
pericolosa influenza sulle maggiori reti e sulla PFNYC, il primo
consorzio mondiale petrolchimico-farmaceutico-biotecnologico che trae
vantaggio da morte, malattie e distruzione ambientale. Questa
paradossale alleanza spiega perfettamente la ritrosia dei media verso un
responsabile reportage nel Golfo e altrove.
A parte l’appoggio azionario di Blankfein e Government Sachs alla BP e
all’Halliburton, un’altra falsa pista macchiata di petrolio, è quella
che segue Peter D. Sutherland, il presidente uscente della BP, al
momento anche presidente non-esecutivo della Goldman Sachs
International.
La parte più inquietante dell’intera vicenda è che mr. Sutherland,
l’uomo con un piede nella GS e l’altro nella piattaforma della
Halliburton-BP in fiamme, è il Consigliere della Sezione Straordinaria
dell’Amministrazione del Patrimonio della sede Apostolica. In altre
parole, Sutherland è il principale consigliere finanziario del Papa.
Nel 2010, Mr. Sutherland dopo un periodo di 13 anni ha concluso la
sua carica di presidente della BP, la più grande compagnia petrolifera
europea. Ex Procuratore Generale di Irlanda, è presidente della Federal
Trust for Education and Research, un gruppo di esperti britannico i cui
sforzi sono meglio descrivibili con il nome di indottrinamento
corporativo più che “educazione” fidata. E’ presidente dell’ Ireland
Fund for Great Britain, e membro del consiglio consultivo del Business
for New Europe, un gruppo di esperti con sede in Gran Bretagna
favorevole all’istituzione di un nuovo ordine mondiale.
Dal 1993-95, Sutherland è stato Direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio.
Nel gennaio 2006, l’attuale Presidente non-esecutivo di Goldman Sachs
International, è stato nominato Rappresentante speciale per la
migrazione internazionale dal Segretario generale dell’Onu, Kofi Annan.
Ora, ironicamente, la missione impossibile di Sutherland è quella di
far migrare la flora e la fauna marine, i pescatori e gli abitanti della
costa lontano dal pericolo di questa emergenza internazionale.
Sherri Kane, in precedenza giornalista per la FOX News di Los
Angeles, è un giornalista investigativo freelance e co-fondatore,
insieme al Dr. Leonard G. Horowitz, della Healthy World Organization
(HWO), che si sta ora proponendo come alternativa alla bifronte World
Health Organization (WHO). Per interviste,
e-mail:info@healthyworldaffiliates.com
Titolo originale: “Vatican Official Tied To BP, Goldman Sachs”
Fonte: http://www.rense.com
Link
10.06.2010
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10.06.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ARLEQUIN
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